Metrica: interrogazione
57 tronchi in Didone abbandonata P3  (pezzi chiusi) 
                Dovrei... Ma no...
L'amore... oh dio, la fé...
Ah! Che parlar non so,
spiegalo tu per me. (Ad Osmida e parte)
(per me crudel sarò).
come nasconderò). (Parte)
del mio soglio e del mio cor.
della gloria e dell'amor. (Parte)
l'ardir mio ti scorgerà.
e per l'ombra umor gli dà. (Parte)
mai per quest'alma calma non v'è.
e sol contento sento per te. (Parte)
dal lido si partì. (Parte)
e il mio sdegno ritegno non ha.
più nel corso fremendo sen va. (Partono)
da chi giurogli fé?
se questo mio non è. (Parte)
che avrei nel restar. (Parte)
se non avrai mercé.
non v'è pietà per me. (Parte)
   Ah non lasciarmi no,
non si turba il mio pensier.
dalle fasce a non temer. (Parte)
se mi chiami traditor.
so che poi tu avrai rossor. (Parte)
che in due divide un cor.
se nol provasti ancor. (Parte)
ma non si sa perché. (Parte)
   Chiamami pur così.
ma non l'avrai da me.
quel barbaro da te. (Parte)
dall'alma si partì. (Parte)
tutto un regno opprimerà. (Parte)
sarò ingrato a sì bella pietà.
di quel braccio che vita mi dà. (Parte)
io volo a circondar. (Parte)
di lagnarmi e poi morir.
qualche tenero sospir. (Parte)
giusti dei, che mai sarà!
soccorso né pietà. (Parte)
Resto... Ma poi... che fo?

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