Metrica: interrogazione
74 tronchi in Didone abbandonata B  (pezzi chiusi) 
                Dovrei... Ma no...
L'amor... oh dio, la fé...
Ah che parlar non so, (Ad Osmida)
spiegalo tu per me. (Parte)
(per me crudel sarò).
come nasconderò!) (Parte)
del mio soglio e del mio cor.
della gloria e dell'amor.
l'ardir mio ti scorgerà.
e per l'ombra umor gli dà. (Parte)
tutto si fa virtù.
che nacque in servitù. (Parte)
mai per quest'alma calma non v'è.
e sol contento sento per te. (Parte)
ma la beltà non è.
ma non si sa perché. (Parte)
porta seco e ritegno non ha.
e superbo fremendo sen va. (Parte)
ma infedele io non sarò.
agli Elisi io porterò. (Parte)
ma non son vinto ancor.
che punirò quel cor. (Ad Enea)
da chi giurogli fé?
se questo mio non è? (Parte)
che avrei nel restar.
ti fai soggetto un re.
combatterà per te. (Parte)
degna del suo furor. (Parte)
se non avrai mercé.
non v'è pietà per me. (Parte)
di tornare in libertà.
quel riposo che non ha. (Parte)
   Ah non lasciarmi no
non si turba il mio pensier.
dalle fasce a non temer. (Parte)
se mi chiami traditor.
so che poi n'avrai rossor. (Parte)
le cime innalza al ciel.
non cura il freddo giel.
che mai farò. (Parte)
   Chiamami pur così.
ma non l'avrai da me.
quel barbaro da te. (Parte)
pietoso il vincitor. (Parte)
per lei fatal non è.
precipitar con sé. (Parte)
sarò ingrato a sì bella pietà.
di quel braccio che vita mi dà.
io volo a circondar. (Parte)
faria pietà. (Parte)
giusti dei, che mai sarà?
e tu resti in mezzo al mar.
degli dei non ti lagnar. (Parte)
soccorso né pietà. (Parte)
Resto... Ma poi, che fo!...

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