Siroe re di Persia, Venezia, Rossetti, 1726

 SIROE RE DI PERSIA
 
 
    Drama per musica di Artino Corasio, pastore arcade, da rappresentarsi nel famosissimo teatro Grimani nel carnevale dell’anno MDCCXXVI.
    In Venezia, MDCCXXVI, appresso Marino Rossetti in Merceria all’insegna della Pace, con licenza de’ superiori e privilegio.
 
 
 ARGOMENTO
 
    Cosroe II re di Persia trasportato da soverchia tenerezza per Medarse suo minor figliuolo, giovane di fallaci costumi, volle associarlo alla corona defraudandone ingiustamente Siroe suo primogenito principe valoroso ed intolerante, il quale fu vendicato di questo torto dal popolo e dalle squadre che infinitamente l’amavano e si sollevarono a suo favore.
    Cosroe nel dilatar con l’armi i confini del dominio persiano, si era tanto inoltrato con le sue conquiste verso l’Oriente che avea tolto ad Asbite re di Cambaia il regno e la vita. Né dalla licenza de’ vincitori avea potuto salvarsi alcuno della regia famiglia, fuori che la principessa Emira figlia del sudetto Asbite, la quale dopo aver lungamente peregrinato persuasa alfine non meno dall’amore, che avea già concepito antecedentemente per Siroe, che dal desiderio di vendicar la morte del proprio padre si ridusse nella corte di Cosroe in abito virile col nome d’Idaspe, dove dissimulando sempre l’odio suo, incognita a ciascuno, fuori che a Siroe, ed introdotta da lui medesimo, seppe tanto avvanzarsi nella grazia di Cosroe che divenne il di lui più amato confidente. Sopra questi fondamenti tratti in parte dagli scrittori della storia bizantina ed in parte verisimilmente ideati si ravvolgono gli avvenimenti del drama.
    Le parole numi, fato, eccetera non hanno cosa alcuna di comune cogl’interni sentimenti dell’autore che si professa vero cattolico.
    La scena è nella città di Seleucia.
 
 
 MUTAZIONI DI SCENE
 
    Nell’atto primo: gran tempio dedicato al Sole con ara e simulacro del medesimo; camera interna di Cosroe negli appartamenti reali con tavolino e sedia.
    Nell’atto secondo: parco reale; appartamenti terreni corrispondenti a’ giardini, con sedie.
    Nell’atto terzo: cortile; luogo angusto e racchiuso nel castello destinato per carcere a Siroe; gran piazza di Seleucia con veduta del palazzo reale e con apparato magnifico ordinato per la coronazione di Medarse che poi serve per quella di Siroe.
    L’invenzioni delle scene sono del signor Marco Ricci, esequite e dipinte dal signor Romoaldo Mauri.
    Inventore de’ balli il signor Gaetano Testagrossa.
 
 
 PERSONAGGI
 
 COSROE re di Persia amante di Laodice
 (il signor Giovanni Paita)
 SIROE primogenito del medesimo e amante di Emira
 (il signor Nicola Grimaldi, kavaliere della croce di San Marco)
 MEDARSE secondogenito di Cosroe
 (il signor Giovanni Carestini)
 EMIRA principessa di Cambaia in abito da uomo sotto nome d’Idaspe amante di Siroe
 (la signora Marianna Benti Bulgarelli detta la Romanina)
 LAODICE amante di Siroe e sorella di Arasse
 (la signora Lucia Facchinelli)
 ARASSE generale dell’armi persiane ed amico di Siroe
 (il signor Pellegrino Tomij)
 
    La musica del signor Leonardo Vinci, promaestro della Real Capella di Napoli.