Achille in Sciro, Venezia, Bettinelli, 1737

 SCENA X
 
 ULISSE e poi ARCADE
 
 ULISSE
 O il desio di trovarlo
275per tutto mel dipinge o Pirra è Achille.
 Peleo ne' suoi verd'anni
 quel volto avea, me ne rammento. E poi
 quel parlar... quegli sguardi... È ver, ma Ulisse
 fidarsi ancor non dee. Posso ingannarmi.
280E quando ei sia, pria di parlar bisogna
 più cauto il tempo, il loco,
 le circostanze esaminar. Felice
 è in suo cammin di rado
 chi varca i fiumi e non ne tenta il guado.
285Tardi finch'è maturo
 il gran colpo a scoppiar ma sia sicuro.
 ARCADE
 Ulisse.
 ULISSE
                Arcade! E in queste
 stanze t'inoltri?
 ARCADE
                                Entrar ti vidi e venni
 su l'orme tue.
 ULISSE
                            Che raccogliesti intanto?
 ARCADE
290Poco, o signor; sol che Nearco è giunto
 in questa terra or compie l'anno. Ha seco
 una figlia gentil. Mostra per essa
 la real principessa
 straordinario amor.
 ULISSE
                                       Come s'appella?
 ARCADE
295Pirra.
 ULISSE
              Pirra!
 ARCADE
                            E per lei Nearco ha loco
 fra' reali ministri.
 ULISSE
                                    E questo è poco?
 ARCADE
 Ma ciò che giova?
 ULISSE
                                   Ah mio fedel facciamo
 gran viaggio a momenti. Odi e dirai...