Antigono, Venezia, Bettinelli, 1745

 SCENA VII
 
 BERENICE sola
 
 BERENICE
 Berenice che fai! More il tuo bene,
 stupida, e tu non corri... Oh dio vacilla
 l'incerto passo; un gelido mi scuote
1040insolito tremor tutte le vene; (S’appoggia)
 e a gran pena il suo peso il piè sostiene.
 Dove son! Qual confusa
 folla d'idee tutte funeste adombra
 la mia ragion! Veggo Demetrio; il veggo
1045che in atto di ferir... Fermati; vivi;
 d'Antigono io sarò. Del core ad onta
 volo a giurargli fé. Dirò che l'amo,
 dirò... Misera me! S'oscura il giorno!
 Balena il ciel! L'hanno irritato i miei
1050meditati spergiuri. Ohimè lasciate
 ch'io soccorra il mio ben, barbari dei.
 Voi m'impedite e intanto
 forse un colpo improvviso...
 Ah sarete contenti; eccolo ucciso.
1055Aspetta anima bella; ombre compagne
 a Lete andrem. Se non potei salvarti,
 potrò fedel... Ma tu mi guardi! E parti!
 
    Non partir bell'idol mio.
 Per quell'onda all'altra sponda
1060voglio anch'io passar con te.
 
    Voglio anch'io...
 
                                   Me infelice!
 Che fingo! Che ragiono!
 Dove rapita io sono (Trasporti)
 dal torrente crudel de' miei martiri! (Piange)
1065Misera Berenice, ah tu deliri.
 
    Perché, se tanti siete
 che delirar mi fate,
 perché non m'uccidete
 affanni del mio cor?
 
1070   Crescete, oh dio, crescete,
 fin che mi porga aita
 con togliermi di vita
 l'eccesso del dolor. (Parte)