L’eroe cinese, Vienna, van Ghelen, 1752

 SCENA IX
 
 LISINGA sola
 
 LISINGA
 E non sogno? Ed è vero?
285Sì; del cinese impero
 ecco il mio ben diventa erede. È chiaro
 l'arcano ch'io temea. Sponde felici (Trasportata)
 dove appresi ad amar, dunque io non deggio
 abbandonarvi più? Dunque o Siveno
290sempre teco vivrò? Dunque... Ah con tanto
 impeto, affetti miei,
 al cor non vi affollate; io ne morrei.
 
    Agitata, per troppo contento
 gelo, avampo, confonder mi sento
295fra i deliri d'un dolce pensier.
 
    Ah qual sorte di nuovo tormento
 è l'assalto di tanto piacer! (Parte)
 
 Fine dell’atto primo