Il Ruggiero o vero L’eroica gratitudine, Parigi, Hérissant, 1781

 SCENA VIII
 
 LEONE frettoloso e detto
 
 LEONE
                                 Pur ti ritrovo alfine.
 RUGGIERO
 Prence!
 LEONE
                  Ah mio fido, ecco il momento in cui
 rendere un generoso all'amor mio
675contraccambio potrai.
 RUGGIERO
                                           Che mai, signore,
 che sperar puoi da me?
 LEONE
                                              L'onor, la vita,
 la mia felicità.
 RUGGIERO
                             Spiegati.
 LEONE
                                                Udisti
 che Bradamante a conquistar...
 RUGGIERO
                                                           Con lei
 so che pugnar si dee; so che tu vuoi
680esporti al gran cimento; e gelo al rischio
 del mio liberator.
 LEONE
                                   Calmati; appieno
 della bella eroina
 l'invincibil valor, che m'innamora,
 io ben conosco, Erminio; e tanto ignoto
685a me non son che lusingarmi ardisca
 di resistere a lei.
 RUGGIERO
                                  Con qual coraggio
 dunque...
 LEONE
                     Il coraggio mio,
 caro amico, sei tu. Quel che tu puoi
 vidi io medesmo; e qual per me tu sei
690senza troppo oltraggiarti
 io non posso ignorar; perciò l'impresa
 del tuo poter, del tuo voler sicuro
 ad accettar m'indussi, il mio destino
 ad un altro me stesso
695prudente a confidar.
 RUGGIERO
                                        Come?
 LEONE
                                                        Tu dei
 pugnar per me.
 RUGGIERO
                                Con Bradamante! (Attonito)
 LEONE
                                                                   Appunto.
 RUGGIERO
 Io!
 LEONE
         Sì, tu. Ma ciascuno
 Leon ti crederà. Le mie d'intorno
 cognite avrai spoglie guerriere; il volto
700nell'elmo asconderai; l'aurea al tuo fianco
 splenderà nello scudo
 aquila oriental. Chi vuoi che possa
 non crederti Leone? Ah già mi sembra
 vincitor d'abbracciarti, e della mia
705Bradamante adorata
 stringer la bella man. Ma tu, se m'ami,
 d'offenderla ah ti guarda e cauto attendi
 a difenderti solo. Andiam; vogl'io
 di propria man cingerti l'armi.
 RUGGIERO
                                                           Ah pensa
710meglio, Leone. Ardua è l'impresa; io tremo
 alla proposta sol.
 LEONE
                                 Di che? L'arcano,
 fidati, alcun non scoprirà. Gl'istessi
 scudieri miei ti seguiran credendo
 me di seguir. Nel mio soggiorno ascoso
715io fin che tu ritorni... Altri s'appressa;
 potrebbe udirne; in più segreta stanza
 cotesti dubbi tuoi
 io scioglierò. Seguimi, amico. (Parte)