Siroe, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA IV
 
 COSROE ed EMIRA
 
 EMIRA
 (Pensoso è il re). (Da sé)
 COSROE
                                   (Per tante prove e tante
745so che il figlio è infedel ma pur que' detti...) (Da sé)
 EMIRA
 (Forse crede a' sospetti
 che Siroe suggerì). (Come sopra)
 COSROE
                                      (Tradirmi Idaspe!
 Per qual ragion?) (Come sopra)
 EMIRA
                                    (S'ei di mia fé paventa,
 perdo i mezzi al disegno. Or non m'osserva.
750Siam soli. Il tempo è questo). (Come sopra)
 COSROE
                                                         (Un reo l'accusa
 per render forse il fallo suo minore). (Come sopra)
 EMIRA
 (La vittima si sveni al genitore). (Snuda la spada per ferir Cosroe)