Siroe, Torino, Reale, 1757

 SCENA XII
 
 LAODICE e detti
 
 LAODICE
 Eccomi a' cenni tuoi.
 COSROE
                                         Siroe, m'ascolta.
 Questa è l'ultima volta
 che t'offro un scampo. Abbi Laodice e il trono,
 se vuoi parlar; ma se tacer pretendi,
1010in carcere crudel la morte attendi.
 Resti Idaspe in mia vece. A lui confida
 l'autor del fallo. In libertà ti lascio
 pochi momenti; in tuo favor gli adopra.
 Ma se il fulmine poi cader vedrai,
1015la colpa è tua, che trattener nol sai.
 
    Tu di pietà mi spogli,
 tu desti il mio furor,
 tu solo, o traditor,
 mi fai tiranno.
 
1020   Non dirmi, no, spietato;
 è il tuo crudel desio,
 ingrato, e non son io
 che ti condanno. (Parte)