Ezio, Roma, Zempel e de Mey, 1729

 SCENA III
 
 VALENTINIANO, indi VARO
 
 VALENTINIANO
 Olà Varo si chiami. A questo eccesso (Una comparsa esce e parte)
 della clemenza mia se il reo non cede,
 un momento di vita
1380più lasciargli non vuo'.
 VARO
                                            Cesare.
 VALENTINIANO
                                                            Ascolta.
 Disponi i tuoi più fidi
 di questo loco in su l'oscuro ingresso.
 E se al mio fianco appresso
 Ezio non è, s'io non gli son di guida
1385quando uscir lo vedrai, fa' che s'uccida.
 VARO
 Ubbidirò. Ma sai
 qual tumulto destò d'Ezio l'arresto?
 VALENTINIANO
 Tutto m'è noto; a questo
 già Massimo provede.
 VARO
                                           È ver, ma temo...
 VALENTINIANO
1390Eh taci, adempi il cenno e fa' che il colpo
 cautamente succeda.
 Udisti?
 VARO
                 Intesi. (Parte)
 VALENTINIANO
                                Il prigionier qui rieda. (Alle guardie de’ cancelli)
 Tacete o sdegni miei, l'odio sepolto
 resti nel cor, non comparisca in volto.
 
1395   Colle procelle in seno
 sembri tranquillo il mar
 e un zeffiro sereno
 col placido spirar
 finga la calma.
 
1400   Ma se quel cor superbo
 l'istesso ancor sarà
 vi lascio in libertà
 sdegni dell'alma.