Semiramide, Parigi, Hérissant, 1780

 SCENA IX
 
  Anfiteatro con cancelli chiusi da’ lati e trono da una parte.
 
 SEMIRAMIDE con guardie e popolo, SIBARI ed IRCANO
 
 IRCANO
 A forza io passerò; vuo' del cimento
 trovarmi a parte anch'io.
 SEMIRAMIDE
                                                Così partisti?
 Qual mai ragion sopra una man pretendi
1120che ricusasti?
 IRCANO
                            Io ricusai la morte;
 avvelenato il nappo
 Sibari avea. Fu suo consiglio ancora
 la tentata rapina. Egli è l'autore
 d'ogni mio fallo.
 SIBARI
                                 Ah mentitor!
 IRCANO
                                                           Sugli occhi
1125del tuo re questo acciar... (In atto di ferirlo)
 SEMIRAMIDE
                                                 Non più; per ora
 non voglio esaminar qual sia l'indegno.
 Olà; si dia della battaglia il segno. (Mentre Semiramide va sul trono, Ircano si ritira da un lato in faccia a lei, Sibari resta alla sinistra del trono, suonano le trombe, s’aprono i cancelli, dal destro de’ quali viene Mirteo e dall’opposto Scitalce, ambedue senza spada, senza cimiero e senza manto)