Artaserse, Venezia, Buonarigo, 1730
ARTASERSE | |
Dramma per musica da rappresentarsi nel famosissimo teatro Grimani di San Giovanni Grisostomo, nel carnevale dell’anno MDCCXXX, dedicato a sua eccellenza mylord Guglielmo conte Cowper, visconte Fordwiche, barone di Wingham, eccetera, eccetera. | |
In Venezia, appresso Carlo Buonarigo, con licenza de’ superiori. | |
Eccellenza, | |
quel nobil raggio che sì distintamente risplende nella persona di vostra eccellenza, siccome invita ciascheduna persona ad ammirarne il bel lume, così muove me ancora a procurarne le vie perché giungere io possa a vagheggiarlo dappresso. Quindi è che non potendo per mezzo del mio, m’introduco avanti l’eccellenza sua col merito dell’altrui virtuoso operare, con tributarle il presente dramma da rinomato autore composto e che nel maggior teatro di questa gloriosa, invitta e sempre dominante republica per ultimo carnesalesco divertimento rappresentare si deve; ed invero con qual più bel nome nella fronte comparire egli puote che con il vostro, eccellentissimo signore, che là nelle contrade brittanniche contate nella vostra famosa famiglia e domini e grandezze e con infiniti esemplari d’eroi; ed a dir vero con le vostre azzioni la vostra gran nascita persuadete, così che quando ancora ignoto fosse il nome vostro che da per tutto è sì chiaro, la sola nobiltà del tratto per quello che siete comparir vi farebbe. Al nome dunque così degno di vostra eccellenza mentre questo poetico componimento in ossequioso tributo io vi presento, con umilissimo inchino n’andrò vantando l’onore di rassegnarmi di vostra eccellenza devotissimo, obbligatissimo ed umilissimo servitore. | |
N.N. | |
ARGOMENTO | |
Artabano prefetto delle guardie reali di Serse vedendo ogni giorno più diminuirsi la potenza del suo re doppo le disfatte ricevute da’ Greci, sperò di poter sacrificare alla propria ambizione col suddetto Serse tutta la famiglia reale e salire sul trono della Persia. Valendosi perciò del commodo che gli prestava la familiarità ed amicizia del suo signore, entrò di notte nelle stanze di Serse e l’uccise. Irritò quindi i principi reali figli di Serse l’uno contro l’altro in modo che Artaserse uno de’ suddetti figli fece uccidere il proprio fratello Dario credendolo parricida, per insinuazione d’Artabano. Mancava solo a compire i disegni del traditore la morte d’Artaserse, la quale da lui preparata e per vari accidenti, i quali prestano al presente drama gli ornamenti episodici, differita, finalmente non può eseguirsi, essendo scoperto il tradimento ed assicurato Artaserse. Qual scoprimento e sicurezza è l’azione principale del drama (Giustino, libro III, capitolo I). | |
Le parole numi, fato, eccetera non hanno cosa alcuna di comune cogl’interni sentimenti dell’autore che si professa vero cattolico. | |
L’azione si rappresenta nella città di Susa regia de’ monarchi persiani. | |
Il presente drama è del signor Pietro Metastasio, fra gli Arcadi Artino Corasio. | |
Si avverte che siccome per accommodarsi alle circostanze del teatro fu di bisogno abbreviare tutto quello che con virgole segnato si vede così d’aliena penna è tutto ciò ch’è con stellette contrasegnato. | |
MUTAZIONI | |
Atto primo: I giardino interno nel palazzo dei re di Persia corrispondente a diversi appartamenti, vista della regia, notte con luna; II gran portici della regia. | |
Atto secondo: III appartamenti reali; IV gran sala del real consiglio con trono da un lato, sedili dall’altro per i grandi del regno, tavolino e sedia alla destra del sudetto trono. | |
Atto terzo: V parte interna della fortezza, nella quale è ritenuto prigione Arbace, cancelli in prospetto, picciola porta a mano destra per la quale si ascende alla regia; VI gabinetti negli appartamenti di Mandane; VII luogo magnifico destinato per la coronazione di Artaserse, trono da un lato con sopra scettro e corona, ara nel mezzo con simulacro del Sole. | |
Le sudette scene sono d’invenzione e direzione de’ signori fratelli Giuseppe e Domenico Valeriani, ingegnieri del teatro e pittori di sua altezza serenissima elettorale di Baviera. | |
PERSONAGGI | |
ARTASERSE principe e poi re di Persia amico di Arbace ed amante di Semira | |
(il signor Filippo Giorgi) | |
MANDANE sorella d’Artaserse ed amante d’Arbace | |
(la signora Francesca Cuzzoni Sandoni) | |
ARTABANO prefetto delle guardie reali, padre di Arbace e di Semira | |
(il signor Nicolino Grimaldi, kavaliere della croce di San Marco) | |
ARBACE amico d’Artaserse ed amante di Mandane | |
(il signor Carlo Broschi detto Farinello) | |
SEMIRA sorella d’Arbace ed amante d’Artaserse | |
(la signora Maria Maddalena Pieri) | |
MEGABISE generale dell’armi e confidente di Artabano | |
(il signor Castoro Antonio Castori) | |
La musica è del signor Giovanni Adolfo Hasse detto il Sassone, maestro sopranumerario della Real Capella. | |
Li balli sono d’invenzione e direzione del signor Antonio Ferrari. | |