Leroe cinese, Parigi, Hérissant, 1780
L’EROE CINESE | |
Dramma scritto dall’autore in Vienna, d’ordine della maestà dell’imperatrice regina, e rappresentato la prima volta con musica del Bonno da giovani distinte dame e cavalieri nel teatro dell’imperial giardino di Schönbrunn alla presenza degli augustissimi regnanti, nella primavera dell’anno 1752. | |
ARGOMENTO | |
In tutto il vastissimo impero cinese è celebre anche a’ dì nostri dopo tanti e tanti secoli l’eroica fedeltà dell’antico Leango (nella storia Tchao-kong). | |
In una sollevazione popolare, da cui fu costretto a salvarsi con l’esilio l’imperadore Livanio suo signore, per conservare in vita il picciolo Svenvango, unico resto della trucidata famiglia imperiale, offerse Leango con lodevole inganno alle inumane ricerche de’ sollevati, invece del reale infante, il proprio figliuolo ancor bambino da lui nelle regie fasce artifiziosamente ravvolto; e sostenne a dispetto delle violenti tenerezze paterne di vederselo trafigger sugli occhi, senza tradire il segreto (il padre Du Halde, ne’ Fasti della monarchia cinese, ed altri). | |
INTERLOCUTORI | |
LEANGO reggente dell’impero cinese | |
SIVENO creduto figliuolo di Leango, amante di Lisinga | |
LISINGA principessa tartara, prigioniera de’ Cinesi, amante di Siveno | |
ULANIA sorella della medesima, amante di Minteo | |
MINTEO manderino d’armi, amante di Ulania, amico di Siveno | |
L’azione si rappresenta nel recinto della residenza imperiale, situata a quei tempi alle sponde del fiume Veio nella città di Singana, capitale della provincia di Chensì. | |