Leroe cinese, Parigi, Quillau, 1755
L’EROE CINESE | |
ARGOMENTO | |
In tutto il vastissimo impero cinese è celebre anche a’ dì nostri dopo tanti e tanti secoli l’eroica fedeltà dell’antico Leango (nella storia Tchao-kong). | |
In una sollevazione popolare, da cui fu costretto a salvarsi con l’esilio l’imperadore Livanio suo signore, per conservare in vita il picciolo Svenvango, unico resto della trucidata famiglia imperiale, offerse Leango con lodevole inganno alle inumane ricerche de’ sollevati, invece del reale infante, il proprio figliuolo ancor bambino da lui nelle regie fasce artificiosamente ravvolto; e sostenne a dispetto delle violenti tenerezze paterne di vederselo trafigger sugli occhi, senza tradire il segreto (il padre Du Halde, ne’ Fasti della monarchia cinese, ed altri). | |
L’azione si rappresenta nel recinto della residenza imperiale situata a quei tempi alle sponde del fiume Veio nella città di Singana, capitale della provincia di Chensì. | |
INTERLOCUTORI | |
LEANGO reggente dell’impero cinese | |
SIVENO creduto figliuolo di Leango, amante di Lisinga | |
LISINGA principessa tartara prigioniera de’ Cinesi, amante di Siveno | |
ULANIA sorella della medesima, amante di Minteo | |
MINTEO manderino d’armi, amante di Ulania, amico di Siveno | |