La clemenza di Tito, Parigi, Quillau, 1755
| LA CLEMENZA DI TITO | |
| ARGOMENTO | |
| Non ha conosciuto l’antichità né migliore né più amato principe di Tito Vespasiano. Le sue virtù lo resero a tutti sì caro che fu chiamato «la delizia del genere umano». E pure due giovani patrizi, uno de’ quali era suo favorito, cospirarono contro di lui. Scoperta però la congiura furono dal Senato condannati a morire. Ma il clementissimo Cesare contento d’averli paternamente ammoniti concesse loro ed a’ loro complici un generoso perdono (Svetonio Tranquillo, Aurelius Victor, Dione, Zonara, eccetera). | |
| La scena è in Roma. | |
| INTERLOCUTORI | |
| TITO VESPASIANO imperator di Roma | |
| VITELLIA figlia dell’imperator Vitellio | |
| SERVILIA sorella di Sesto, amante d’Annio | |
| SESTO amico di Tito, amante di Vitellia | |
| ANNIO amico di Sesto, amante di Servilia | |
| PUBLIO prefetto del Pretorio | |
| Coro di senatori e popolo | |