Il Demetrio, Madrid, Mojados, 1751

Il Demetrio P2

Esemplare consultato E-Mn; pp. 177; testo italiano e versione spagnola a fronte; manca in Sartori.

Sono stati mantenuti: legitimo, sudetto passim; Dedica postrato, obligatissimo; 59 multiplicata, 454 ofendo, 481 didascalia sopragiunge, 719 Tremo che ceda (= P1 e B), 862 temo (= tutte; ma Lettere, III, p. 61: «tremo»), 1030 prolongarti, 1039 rinovar, 1185 rugito, 1355 didascalia porgano "porgono", 1369 didascalia incaminati. È stato mantenuto un settenario zoppicante, risultato di un taglio mal fatto, accettabile solo ipotizzando una dialefe dopo la parola tronca: 1035 la sua virtù! Oh dio.

Sono stati emendati: Argomento tempo opportuno (= B; versione a fronte: «tiempo el más oportuno»; non dà senso)] tempo inopportuno (P1; Q, R e H: «non opportuno»); 630 si reo] se reo, 853 vivirebbe] viverebbe, 1345 ed il timor] e il timor. Per non lasciare un tronco nel recitativo, malgrado la posizione in tutte le altre, sono stati ricostruiti i versi 746-747: figlio del mio sudor. / (Zelo importuno). / Ormai che far poss'io] figlio del mio sudor. (Zelo importuno). / Ormai che far poss'io.

Varianti rispetto a Lettere, III, p. 538: 990 o dio] oh dio; varianti rispetto a Lettere, IV, p. 706: nessuna.