Didone abbandonata, Torino, Reale, 1757, II
DIDONE ABBANDONATA | |
ARGOMENTO | |
Didone vedova di Sicheo, fuggendo le insidie di Pigmalione, re di Tiro, suo fratello ed uccisore del marito, si ricovrò in Africa; edificò Cartagine; fu richiesta in isposa da Iarba, re de’ Mori; accolse il disperso Enea; l’amò e abbandonata da lui disperatamente si uccise. | |
Tutto ciò si ha da Virgilio, il quale con un felice anacronismo unisce il tempo della fondazione di Cartagine agli errori di Enea. | |
La scena è in Cartagine. | |
INTERLOCUTORI | |
DIDONE regina di Cartagine, amante d’ | |
ENEA | |
IARBA re de’ Mori sotto nome d’Arbace | |
SELENE sorella di Didone e amante occulta d’Enea | |
ARASPE confidente di Iarba ed amante di Selene | |
OSMIDA confidente di Didone | |