LEzio, Venezia, Bettinelli, 1733
L’EZIO | |
ARGOMENTO | |
Ezio illustre capitano dell’armi imperiali sotto Valentiniano III, ritornando dalla celebre vittoria de’ campi Catalaunici, dove disfece e fugò Attila re degli Unni, fu accusato ingiustamente d’infedeltà al sospettoso imperadore e dal medesimo condannato a morire. | |
Autore dell’imposture contro l’innocente Ezio fu Massimo patrizio romano, il quale offeso già da Valentiniano per avergli questi tentata l’onestà della consorte, procurò infruttuosamente l’aiuto del suddetto capitano per uccidere l’odiato imperadore, dissimulando sempre artificiosamente il desiderio della vendetta. Ma conoscendo che il maggiore inciampo al suo disegno era la fedeltà d’Ezio, fece crederlo reo e ne sollecitò la morte, disegnando di sollevar poi, come fece, il popolo contro Valentiniano, con accusarlo di quella ingratitudine ed ingiustizia alla quale egli l’aveva indotto e persuaso. Tutto ciò è istorico, il resto è verisimile (Sigonio, De occidentali imperio; Prospero Aquitanio, Chronicon, eccetera). | |
La scena si rappresenta in Roma. | |
PERSONAGGI | |
VALENTINIANO III imperadore amante di | |
FULVIA figlia di Massimo, patrizio romano, amante e promessa sposa d’ | |
EZIO generale dell’armi cesaree amante di Fulvia | |
ONORIA sorella di Valentiniano, amante occulta d’Ezio | |
MASSIMO patrizio romano padre di Fulvia, confidente e nemico occulto di Valentiniano | |
VARO prefetto de’ pretoriani amico d’Ezio | |