Olimpiade, Torino, Reale, 1757

 SCENA V
 
 AMINTA solo
 
 AMINTA
 Fuggi, salvati, Aminta; in queste sponde
 tutto è orror, tutto è morte. E dove, oh dio!
 senza Licida io vado? Io l'educai
1185con sì lungo sudore; a regie fasce
 io l'innalzai da sconosciuta cuna;
 ed or potrei senz'esso
 partir così? No. Si ritorni al tempio;
 si vada incontro all'ira
1190dell'oltraggiato re; Licida involva
 me ancor ne' falli sui;
 si mora di dolor ma accanto a lui.
 
    Son qual per mare ignoto
 naufrago passeggiero,
1195già con la morte a nuoto
 ridotto a contrastar.
 
    Ora un sostegno ed ora
 perde una stella; alfine
 perde la speme ancora
1200e s'abbandona al mar. (Parte)