Olimpiade, Parigi, Hérissant, 1780

 SCENA VI
 
 ARISTEA ed ARGENE
 
 ARGENE
 Udisti, o principessa?
 ARISTEA
                                           Amica, addio;
275convien ch'io siegua il padre. Ah tu, che puoi,
 del mio Megacle amato,
 se pietosa pur sei come sei bella,
 cerca, recami, oh dio, qualche novella.
 
    Tu di saper procura
280dove il mio ben s'aggira,
 se più di me si cura,
 se parla più di me.
 
    Chiedi se mai sospira
 quando il mio nome ascolta,
285se il profferì talvolta,
 nel ragionar fra sé. (Parte)