Didone abbandonata, Torino, Reale, 1757, II

 SCENA X
 
 SELENE sola
 
 SELENE
830Stolta! Per chi sospiro? Io senza speme
 perdo la pace mia. Ma chi mi sforza
 invano a sospirar? Scelgasi un core
 più grato a' voti miei. Scelgasi un volto
 degno d'amor. Scelgasi... Oh dio! La scelta
835nostro arbitrio non è. Non è bellezza,
 non è senno o valore
 che in noi risvegli amore; anzi talora
 il men vago, il più stolto è che s'adora.
 Bella ciascuno poi finge al pensiero
840la fiamma sua ma poche volte è vero.
 
    Ogni amator suppone
 che della sua ferita
 sia la beltà cagione;
 ma la beltà non è.
 
845   È un bel desio che nasce
 allor che men s'aspetta,
 si sente che diletta
 ma non si sa perché. (Parte)