Didone abbandonata, Torino, Reale, 1757, II

 SCENA XIV
 
 DIDONE sola
 
 DIDONE
 E pure in mezzo all'ire
1000trova pace il mio cor. Iarba non temo,
 mi piace Enea sdegnato ed amo in lui,
 come effetti d'amor, gli sdegni sui.
 Chi sa? Pietosi numi,
 rammentatevi almeno
1005che foste amanti un dì, come son io,
 ed abbia il vostro cor pietà del mio.
 
    Va lusingando amore
 il credulo mio core;
 gli dice: «Sei felice»;
1010ma non sarà così.
 
    Per poco mi consolo;
 ma più crudele io sento
 poi ritornar quel duolo
 che sol per un momento
1015dall'alma si partì. (Parte)
 
 Fine dell’atto secondo