Demofoonte, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA VIII
 
 CREUSA sola
 
 CREUSA
835Se immaginar potessi,
 Cherinto idolo mio, quanto mi costa
 questo finto rigor che sì t'affanna,
 ah forse allor non ti parrei tiranna.
 È ver che di Timante
840ancor sposa non son; facile è il cambio,
 può dipender da me. Ma destinata
 al regio erede, ho da servir vassalla
 dove venni a regnar? No; non consente
 che sì debole io sia
845il fasto, la virtù, la gloria mia.
 
    Felice età dell'oro,
 bella innocenza antica,
 quando al piacer nemica
 non era la virtù!
 
850   Dal fasto e dal decoro
 noi ci troviamo oppressi
 e ci formiam noi stessi
 la nostra servitù. (Parte)