Demofoonte, Torino, Reale, 1757

 SCENA VII
 
 DIRCEA e CREUSA
 
 CREUSA
 E tu, Dircea, che fai? Di te si tratta,
 si tratta del tuo sposo. Appresso a lui
 corri, cerca saper... Ma tu non m'odi?
1305Tu le attonite luci
 non sollevi dal suol? Dal tuo letargo
 svegliati alfin. Sempre il peggior consiglio
 è il non prenderne alcun. S'altro non fai,
 sfoga il duol che nascondi;
1310piangi, lagnati almen, parla, rispondi.
 DIRCEA
 
    Che mai risponderti?
 Che dir potrei?
 Vorrei difendermi,
 fuggir vorrei;
1315né so qual fulmine
 mi fa tremar.
 
    Divenni stupida
 nel colpo atroce;
 non ho più lagrime,
1320non ho più voce,
 non posso piangere,
 non so parlar. (Parte)