Demofoonte, Parigi, Hérissant, 1780

 SCENA IV
 
 Portici.
 
 MATUSIO e TIMANTE
 
 MATUSIO
 E l'unica speranza...
 TIMANTE
 Sì, caro amico, è nella fuga. Invece
 di placarsi a' miei prieghi,
 il re più s'irritò. Fuggir conviene
730e fuggire a momenti. Un agil legno
 sollecito provvedi; in quello aduna
 quanto potrai di prezioso e caro;
 e, dove fra gli scogli
 alla destra del porto il mar s'interna,
735m'attendi ascoso; io con Dircea fra poco
 a te verrò.
 MATUSIO
                      Ma de' custodi suoi...
 TIMANTE
 Deluderò la cura. Ignota via
 v'è chi m'apre all'albergo ov'ella è chiusa.
 Va', che il tempo è infedele a chi ne abusa.
 MATUSIO
 
740   È soccorso d'incognita mano
 quella brama che l'alma t'accende;
 qualche nume pietoso ti fa.
 
    Dall'esempio d'un padre inumano
 non s'apprende sì bella pietà. (Parte)