La clemenza di Tito, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA VIII
 
  Galleria terrena adornata di statue, corrispondente a’ giardini.
 
 TITO e SERVILIA
 
 TITO
 Contro me si congiura! Onde il sapesti?
 SERVILIA
 Un de' complici venne
 tutto a scoprirmi, acciò da te gl'implori
 perdono al fallo.
 TITO
                                E Lentulo è infedele?
 SERVILIA
825Lentulo è della trama
 lo scellerato autor. Sperò di Roma
 involarti l'impero; unì seguaci;
 dispose i segni; il Campidoglio accese
 per destare un tumulto; e già correa
830cinto del manto augusto
 a sorprender, l'indegno, ed a sedurre
 il popolo confuso;
 ma, giustizia del ciel! l'istesse vesti
 ch'ei cinse per tradirti
835fur tua difesa e sua ruina. Un empio
 fra i sedotti da lui corse, ingannato
 dalle auguste divise,
 e per uccider te Lentulo uccise.
 TITO
 Dunque morì nel colpo.
 SERVILIA
                                              Almen se vive,
840egli nol sa.
 TITO
                       Come l'indegna tela
 tanto poté restarmi occulta?
 SERVILIA
                                                     E pure
 fra' tuoi custodi istessi
 de' complici vi son. Cesare, è questo
 lo scellerato segno onde fra loro
845si conoscono i rei. Porta ciascuno
 pari a questo, signor, nastro vermiglio
 che su l'omero destro il manto annoda.
 Osservalo e ti guarda.
 TITO
                                          Or di', Servilia,
 che ti sembra un impero? Al bene altrui
850chi può sagrificarsi
 più di quello ch'io feci? E pur non giunsi
 a farmi amar; pur v'è chi m'odia e tenta
 questo sudato alloro
 svellermi dalla chioma;
855e ritrova seguaci; e dove? In Roma!
 Tito l'odio di Roma! Eterni dei!
 Io che spesi per lei
 tutti i miei dì, che per la sua grandezza
 sudor, sangue versai,
860e or sul Nilo or su l'Istro arsi e gelai!
 Io che ad altro, se veglio,
 fuorché alla gloria sua pensar non oso,
 che in mezzo al mio riposo
 non sogno che il suo ben, che a me crudele
865per compiacere a lei
 sveno gli affetti miei, m'opprimo in seno
 l'unica del mio cor fiamma adorata!
 Oh patria! Oh sconoscenza! Oh Roma ingrata!