La clemenza di Tito, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA XII
 
 SESTO, VITELLIA, SERVILIA ed ANNIO
 
 ANNIO
 E pur, dolce mia sposa... (A Servilia)
 SERVILIA
                                                A me t'invola;
 tua sposa io più non son. (Partendo)
 ANNIO
                                                 Fermati e senti.
 SERVILIA
 
    Non odo gli accenti
 d'un labbro spergiuro,
980gli affetti non curo
 d'un perfido cor.
 
    Ricuso, detesto
 il nodo funesto,
 le nozze, lo sposo,
985l'amante e l'amor. (Parte)