La clemenza di Tito, Parigi, Quillau, 1755

 LICENZA
 
 Non crederlo, signor; te non pretesi
 ritrarre in Tito. Il rispettoso ingegno
1520sa le sue forze a pieno
 né a questo segno io gli rallento il freno.
 Veggo ben che ciascuno
 ti riconobbe in lui. So che tu stesso
 quegli affetti clementi
1525che in sen Tito sentiva in sen ti senti.
 Ma, Cesare, è mia colpa
 la conoscenza altrui?
 È colpa mia che tu somigli a lui?
 Ah vieta, invitto Augusto,
1530se le immagini tue mirar non vuoi,
 vieta alle muse il rammentar gli eroi.
 
    Sempre l'istesso aspetto
 ha la virtù verace;
 benché in diverso petto
1535diversa mai non è.
 
    E ogni virtù più bella
 se in te, signor, s'aduna,
 come ritrarne alcuna
 che non somigli a te?
 
 IL FINE