La clemenza di Tito, Torino, Reale, 1757

 SCENA IX
 
 SESTO, TITO e SERVILIA
 
 SESTO
 (Ecco il mio prence. Oh come
870mi palpita al mirarlo il cor smarrito!)
 TITO
 Sesto, mio caro Sesto, io son tradito.
 SESTO
 (Oh rimembranza!)
 TITO
                                        Il crederesti, amico?
 Tito è l'odio di Roma. Ah tu che sai
 tutti i pensieri miei, che senza velo
875hai veduto il mio cor, che fosti sempre
 l'oggetto del mio amor, dimmi se questa
 aspettarmi io dovea crudel mercede!
 SESTO
 (L'anima mi trafigge e non sel crede).
 TITO
 Dimmi, con qual mio fallo
880tant'odio ho mai contro di me commosso?
 SESTO
 Signor...
 TITO
                   Parla.
 SESTO
                                Ah signor! Parlar non posso.
 TITO
 Tu piangi, amico Sesto; il mio destino
 ti fa pietà. Vieni al mio seno. Oh quanto
 mi piace, mi consola
885questo tenero segno
 della tua fedeltà!
 SESTO
                                  (Morir mi sento;
 non posso più. Parmi tradirlo ancora
 col mio tacer. Si disinganni a pieno).