Didone abbandonata, Parigi, Hérissant, 1780

 SCENA VIII
 
 SELENE e detti
 
 SELENE
 Tanto ardir nella reggia? Olà, fermate.
780Così mi serbi fé? Così difendi,
 Araspe traditor, d'Enea la vita?
 ENEA
 No, principessa, Araspe
 non ha di tradimenti il cor capace.
 SELENE
 Chi di Iarba è seguace
785esser fido non può.
 ARASPE
                                      Bella Selene,
 puoi tu sola avanzarti
 a tacciarmi così.
 SELENE
                                 T'accheta e parti.
 ARASPE
 
    Tacerò, se tu lo brami;
 ma fai torto alla mia fede,
790se mi chiami traditor.
 
    Porterò lontano il piede;
 ma di questi sdegni tuoi
 so che poi tu avrai rossor. (Parte)