La clemenza di Tito, Parigi, Hérissant, 1780

 SCENA XVI
 
 VITELLIA sola
 
 VITELLIA
 Misera, che farò? Quell'infelice,
1045oh dio! muore per me. Tito fra poco
 saprà il mio fallo e lo sapran con lui
 tutti per mio rossor. Non ho coraggio
 né a parlar né a tacere
 né a fuggir né a restar. Non spero aiuto,
1050non ritrovo consiglio. Altro non veggo
 che imminenti ruine; altro non sento
 che moti di rimorso e di spavento.
 
    Tremo fra' dubbi miei;
 pavento i rai del giorno;
1055l'aure che ascolto intorno
 mi fanno palpitar.
 
    Nascondermi vorrei,
 vorrei scoprir l'errore;
 né di celarmi ho core
1060né core ho di parlar. (Parte)
 
 Fine dell’atto secondo