La clemenza di Tito, Parigi, Hérissant, 1780

 SCENA X
 
 VITELLIA e poi ANNIO e SERVILIA da diverse parti
 
 VITELLIA
 Non giova lusingarsi;
 Sesto già mi scoperse; a Publio istesso
 si conosce sul volto. Ei non fu mai
1355con me sì ritenuto; ei fugge; ei teme
 di restar meco. Ah! Secondato avessi
 gl'impulsi del mio cor. Per tempo a Tito
 dovea svelarmi e confessar l'errore.
 Sempre in bocca d'un reo, che la detesta,
1360scema d'orror la colpa. Or questo ancora
 tardi saria. Seppe il delitto Augusto
 e non da me. Questa ragione istessa
 fa più grave...
 SERVILIA
                            Ah Vitellia!
 ANNIO
                                                   Ah principessa!
 SERVILIA
 Il misero germano...
 ANNIO
                                        Il caro amico...
 SERVILIA
1365È condotto a morir.
 ANNIO
                                      Fra poco, in faccia
 di Roma spettatrice,
 delle fiere sarà pasto infelice.
 VITELLIA
 Ma che posso per lui?
 SERVILIA
                                          Tutto. a' tuoi prieghi
 Tito lo donerà.
 ANNIO
                              Non può negarlo
1370alla novella augusta.
 VITELLIA
                                       Annio, non sono
 augusta ancor.
 ANNIO
                              Pria che tramonti il sole
 Tito sarà tuo sposo. Or, me presente,
 per le pompe festive il cenno ei diede.
 VITELLIA
 (Dunque Sesto ha taciuto! Oh amore! Oh fede!)
1375Annio, Servilia, andiam. (Ma dove corro
 così senza pensar?) Partite, amici;
 vi seguirò.
 ANNIO
                       Ma se d'un tardo aiuto
 Sesto fidar si dee, Sesto è perduto. (Parte)
 VITELLIA
 Precedimi tu ancora. (A Servilia) Un breve istante
1380sola restar desio.
 SERVILIA
                                  Deh non lasciarlo
 nel più bel fior degli anni
 perir così. Sai che finor di Roma
 fu la speme e l'amore. Al fiero eccesso
 chi sa chi l'ha sedotto. In te sarebbe
1385obbligo la pietà. Quell'infelice
 t'amò più di sé stesso; avea fra' labbri
 sempre il tuo nome; impallidia qualora
 si parlava di te. Tu piangi!
 VITELLIA
                                                   Ah! Parti.
 SERVILIA
 Ma tu perché restar? Vitellia, ah parmi...
 VITELLIA
1390Oh dei! Parti, verrò; non tormentarmi.
 SERVILIA
 
    Se altro che lagrime
 per lui non tenti,
 tutto il tuo piangere
 non gioverà.
 
1395   A questa inutile
 pietà che senti
 oh quanto è simile
 la crudeltà! (Parte)