Achille in Sciro, Vienna, van Ghelen, 1736

 SCENA XII
 
 ARCADE solo
 
 ARCADE
 Chi può d'Ulisse al pari
 tutto veder? Ciò che per gli altri è oscuro
 chiaro è per lui. No; la natura o l'arte
305l'egual mai non formò. Dov'è chi sappia
 com'ei mostrar tutti gli affetti in volto
 senza averli nel cor? Chi fra gli accenti
 facili, ubbidienti
 l'anime incatenar? Chi ad ogni istante
310cambiar genio, tenor, lingua e sembiante?
 Io nol conosco ancor. D'Ulisse al fianco
 ogni giorno mi trovo;
 e ogni giorno al mio sguardo Ulisse è nuovo.
 
    Sì varia in ciel talora,
315dopo l'estiva pioggia,
 l'iride si colora,
 quando ritorna il sol.
 
    Non cambia in altra foggia
 colomba al sol le piume,
320se va cambiando lume
 mentre rivolge il vol. (Parte)