Achille in Sciro, Vienna, van Ghelen, 1736

 SCENA XV
 
 TEAGENE solo
 
 TEAGENE
 Son fuor di me! Quanto son mai vezzose
 l'ire in quel volto! Ah forse m'ama e ch'io
 siegua un'altra non soffre. E così presto
410è amante ed è gelosa? Una donzella
 parlar così? Così mostrarsi audace!
 Intenderla non so; so che mi piace.
 
    Chi mai vide altrove ancora
 così amabile fierezza
415che minaccia ed innamora,
 che diletta e fa tremar?
 
    Cinga il brando ed abbia questa
 l'asta in pugno e l'elmo in testa,
 e con Pallade in bellezza
420già potrebbe contrastar. (Parte)
 
 Siegue ballo di giardinieri e di marinari.
 
 Fine dell’atto primo