Achille in Sciro, Vienna, van Ghelen, 1736

 SCENA PRIMA
 
  Portici della reggia corrispondenti al mare; navi poco lontane dalla riva.
 
 ULISSE ed ACHILLE in abito militare
 
 ULISSE
 Achille, or ti conosco. Oh quanta parte
 del maestoso tuo real sembiante
 defraudavan le vesti! Ecco il guerriero,
 ecco l'eroe. Ringiovanita al sole
885esce così la nuova serpe; e sembra
 mentre s'annoda e scioglie
 che altera sia delle cambiate spoglie.
 ACHILLE
 Sì; tua mercé, gran duce, io torno in vita,
 respiro alfin; ma qual da' lacci a pena
890disciolto prigionier, dubito ancora
 della mia libertà; l'ombre ho sugl'occhi
 del racchiuso soggiorno,
 mi sento il suon delle catene intorno.
 ULISSE
 (Ed Arcade non vien!) (Guardando intorno)
 ACHILLE
                                             Son queste, Ulisse,
895le navi tue?
 ULISSE
                         Sì; né superbe meno
 andran del peso lor che quella d'Argo
 già del suo non andò; compensa assai
 di tanti eroi lo stuolo
 e i tesori di Frisso Achille solo.
 ACHILLE
900Dunque che più si tarda?
 ULISSE
                                                 Olà nocchieri,
 appressatevi a terra. (E pur non miro
 Arcade ancora!) (Come sopra)
 ACHILLE
                                 Ah perché mai le sponde
 del nemico Scamandro
 queste non son. Come s'emendi Achille
905là si vedrà. Cancellerà l'indegne
 macchie del nome mio di questa fronte
 l'onorato sudor. Gli ozi di Sciro
 scuserà questa spada; e forse tanto
 occuperò la fama
910co' novelli trofei
 che parlar non potrà de' falli miei.
 ULISSE
 Oh sensi! Oh voci! Oh pentimento! Oh ardori
 degni d'Achille! E si volea di tanto
 fraudar la terra! E si sperò di Sciro
915nell'angusto recinto
 celar furto sì grande? O troppo ingiusta,
 troppo timida madre! E non previde
 che a celar tanto foco
 ogn'arte è vana, ogni ritegno è poco?
 
920   Del terreno nel concavo seno
 vasto incendio se bolle ristretto,
 a dispetto del carcere indegno,
 con più sdegno gran strada si fa.
 
    Fugge allora ma intanto che fugge
925crolla, abbatte, sovverte, distrugge
 piani e monti, foreste e città.
 
 ACHILLE
 Ecco i legni alla sponda.
 Ulisse io ti precedo. (S’incamina al mare)