Achille in Sciro, Vienna, van Ghelen, 1736

 LA GLORIA, AMORE ed IL TEMPO. Ed in sito men sollevato numerose schiere di loro seguaci
 
 GLORIA
1240E quale a me vi guida,
 rivali dei, nuova cagione? Amore
 che a sedurmi i seguaci
 sempre pensò, l'invido Tempo inteso
 ad oscurarmi ognor come in un punto
1245cambia costume e l'uno e l'altro amico
 orma in volto non ha dell'odio antico?
 TEMPO
 Non v'è più sdegno in cielo.
 AMORE
                                                     a' numi ancora
 questa lucida aurora
 messaggiera è di pace. Oggi dell'Istro
1250su la sponda real l'anime auguste
 di Teresa e Francesco
 stringe nodo immortale. Opra è d'Amore
 la fiamma lor; ma di sì bella fiamma
 deggio i principi a te. Bastar potea
1255quella sola a destarla onde son cinte
 maestosa beltà; ma trarla io volli
 da fonti più sublimi. Agli alti sposi
 le scambievoli esposi
 proprie glorie ed avite, e le comuni
1260vive brame d'onor. L'anime grandi
 si ammiraro a vicenda; e sé ciascuna
 nell'altra ravvisò. Le rese amanti
 tal somiglianza; indi in entrambe Amore
 fu cagione ed effetto, in quella guisa
1265che il moto ond'arde e splende
 face a face congiunta acquista e rende.
 Ah mentre il fuoco mio,
 se alimento ha da te, tanto prevale,
 tuo seguace son io, non tuo rivale.
 TEMPO
1270Né me, dea degli eroi,
 tuo nemico chiamar. Come oscurarti
 dopo un tale imeneo? Sui grandi esempi
 e di Carlo e d'Elisa i regi sposi
 formar sé stessi; or che gli accoppia il cielo
1275propagheran ne' figli
 le cesaree virtù. Qual ombra opporre
 a tanto lume? Ah non lo bramo. Altero
 son d'esser vinto. a' secoli venturi
 dian nome i grandi eredi; io della loro
1280inestinguibil lode
 farò tesoro e ne sarò custode.
 GLORIA
 Giunse dunque una volta il dì felice
 di cui tanto nel cielo
 si ragionò? Che le speranze accoglie
1285di tanti regni? E che precorso arriva
 da tanti voti? Oh lieto dì! Corriamo
 amici dei della festiva reggia
 ad accrescer la pompa. Unir conviene
 a pro de' chiari sposi
1290tutte le nostre cure.
 AMORE
                                      Al nobil fuoco
 che in lor destai somministrar vogl'io
 sempre nuovo alimento.
 TEMPO
                                               Io de' lor anni
 lunghissimo e tranquillo
 il corso reggerò.
 AMORE
                                Per me d'eroi
1295il talamo reale
 sarà fecondo.
 TEMPO
                           Io serberò gli esempi
 degli atavi remoti
 ai più tardi nepoti.
 GLORIA
                                      Io fui di quelli,
 io di questi sarò compagna e duce;
1300tutti i lor nomi io vestirò di luce.
 LA GLORIA, AMORE, IL TEMPO A TRE
 
    Tutti venite o dei
 il nodo a celebrar,
 i dolci ad affrettar
 bramati istanti.
 
 PARTE DEL CORO
 
1305   Ecco felici amanti
 ecco Imeneo già scende;
 già la sua face accende;
 spiega il purpureo vel.
 
 TUTTI
 
    Ecco a recar sen viene
1310le amabili catene
 a voi per man de' numi
 già fabbricate in ciel.
 
 Siegue ballo d’eroi.
 
 FINE DELL’OPERA