Didone abbandonata, Parigi, Hérissant, 1780

 SCENA XV
 
 DIDONE, poi OSMIDA
 
 DIDONE
 I miei casi infelici
 favolose memorie un dì saranno;
 e forse diverranno
1250soggetti miserabili e dolenti
 alle tragiche scene i miei tormenti.
 OSMIDA
 È perduta ogni speme.
 DIDONE
 Così presto ritorni?
 OSMIDA
                                       Invano, oh dio!
 tentai passar dal tuo soggiorno al lido;
1255tutta del moro infido
 il minaccioso stuol Cartago inonda.
 Fra le strida e i tumulti
 agl'insulti degli empi
 son le vergini esposte, aperti i tempi;
1260né più desta pietade
 o l'immatura o la cadente etade.
 DIDONE
 Dunque alla mia ruina
 più riparo non v'è? (Si comincia a vedere il fuoco nella reggia)