Achille in Sciro, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA VIII
 
 ACHILLE ed ULISSE con ARCADE in disparte
 
 ACHILLE
 Ove son? Che ascoltai? Mi sento in fronte
 le chiome sollevar! Qual nebbia i lumi
 offuscando mi va! Che fiamma è questa
 onde sento avvamparmi!
760Ah frenar non mi posso; all'armi, all'armi. (S’incamina furioso e poi si ferma avvedendosi d’avere in mano la cetra)
 ULISSE
 (Guardalo). (Piano ad Arcade)
 ACHILLE
                          E questa cetra
 dunque è l'arme d'Achille? Ah no; la sorte
 altre n'offre e più degne. A terra, a terra, (Getta la cetra e va all’armi portate co’ doni d’Ulisse)
 vile istromento. All'onorato incarco
765dello scudo pesante (Imbraccia lo scudo)
 torni il braccio avvilito. In questa mano
 lampeggi il ferro. Ah ricomincio adesso (Impugna la spada)
 a ravvisar me stesso. Ah fossi a fronte
 a mille squadre e mille.
 ULISSE
770E qual sarà, se non è questo Achille? (Palesandosi)
 ACHILLE
 Numi! Ulisse! Che dici?
 ULISSE
                                               Anima grande,
 prole de' numi, invitto Achille, alfine
 lascia che al sen ti stringa. Eh non è tempo
 di finger più. Sì tu la speme sei,
775tu l'onor della Grecia,
 tu dell'Asia il terror. Perché reprimi
 gl'impeti generosi
 del magnanimo cor? Son di te degni;
 secondali, signor. Lo so, lo veggo,
780raffrenar non ti puoi. Vieni; io ti guido
 alle palme, a' trofei. La Grecia armata
 non aspetta che te. L'Asia nemica
 non trema che al tuo nome. Andiam.
 ACHILLE
                                                                     Sì, vengo. (Risoluto)
 Guidami dove vuoi... Ma... (Si ferma)
 ULISSE
                                                    Che t'arresta?
 ACHILLE
785E Deidamia?
 ULISSE
                            E Deidamia un giorno
 ritornar ti vedrà cinto d'allori
 e più degno d'amore.
 ACHILLE
                                          E intanto...
 ULISSE
                                                                 E intanto
 che d'incendio di guerra
 tutta avvampa la terra, a tutti ascoso
790qui languir tu vorresti in vil riposo?
 Diria l'età futura:
 «Di Dardano le mura
 Diomede espugnò; d'Ettore ottenne
 le spoglie Idomeneo; di Priamo il trono
795miser tutto in faville
 Stenelo, Aiace... E che faceva Achille?
 Achille in gonna avvolto
 traea misto e sepolto
 fra l'ancelle di Sciro i giorni sui,
800dormendo al suon delle fatiche altrui».
 Ah non sia ver; destati alfine; emenda
 il grave error; più non soffrir che alcuno
 ti miri in queste spoglie. Ah se vedessi
 quale oggetto di riso
805con que' fregi è un guerriero! In questo scudo
 lo puoi veder. Guardati, Achille. Dimmi (Gli leva lo scudo)
 ti riconosci? (Presentandogli lo scudo)
 ACHILLE
                           Oh vergognosi, oh indegni (Lacerando le vesti)
 impacci del valor! Come finora
 tollerar vi potei! Guidami, Ulisse,
810l'armi a vestir. Fra questi ceppi avvinto
 più non farmi penar.
 ULISSE
                                         Sieguimi. (Ho vinto). (S’incaminano)