Achille in Sciro, Parigi, Quillau, 1755

 LA GLORIA, AMORE ed IL TEMPO. Ed in sito men sollevato numerose schiere di lor seguaci
 
 GLORIA
 E quale a me vi guida,
 rivali dei, nuova cagione? Amore
1240che a sedurmi i seguaci
 sempre pensò, l'invido Tempo inteso
 ad oscurarmi ognor, come in un punto
 cambia costume, e l'uno e l'altro amico
 orma in volto non ha dell'odio antico?
 TEMPO
1245Non v'è più sdegno in cielo.
 AMORE
                                                     a' numi ancora
 questa lucida aurora
 messaggiera è di pace. Oggi dell'Istro
 su la sponda real l'anime auguste
 di Teresa e Francesco
1250stringe nodo immortale. Opra è d'Amore
 la fiamma lor; ma di sì bella fiamma
 deggio i principi a te. Bastar potea
 quella sola a destarla, onde son cinte
 maestosa beltà; ma trarla io volli
1255da fonti più sublimi. Agli alti sposi
 le scambievoli esposi
 proprie glorie ed avite, e le comuni
 vive brame d'onor. L'anime grandi
 si ammiraro a vicenda; e sé ciascuna
1260nell'altra ravvisò. Le rese amanti
 tal somiglianza; indi in entrambe Amore
 fu cagione ed effetto, in quella guisa
 che il moto, ond'arde e splende
 face a face congiunta, acquista e rende.
1265Ah mentre il fuoco mio
 se alimento ha da te tanto prevale,
 tuo seguace son io, non tuo rivale.
 TEMPO
 Né me, dea degli eroi,
 tuo nemico chiamar. Come oscurarti
1270dopo un tale imeneo? Su' grandi esempi
 e di Carlo e d'Elisa i regi sposi
 formar sé stessi; or che gli accoppia il cielo
 propagheran ne' figli
 le cesaree virtù. Qual ombra opporre
1275a tanto lume? Ah non lo bramo. Altero
 son d'esser vinto. a' secoli venturi
 dian nome i grandi eredi; io della loro
 inestinguibil lode
 farò tesoro e ne sarò custode.
 GLORIA
1280Giunse dunque una volta il dì felice
 di cui tanto nel cielo
 si ragionò? Che le speranze accoglie
 di tanti regni? E che precorso arriva
 da tanti voti? Oh lieto dì! Corriamo,
1285amici dei, della festiva reggia
 ad accrescer la pompa. Unir conviene
 a pro de' chiari sposi
 tutte le nostre cure.
 AMORE
                                      Al nobil fuoco
 che in lor destai somministrar vogl'io
1290sempre nuovo alimento.
 TEMPO
                                               Io de' lor anni
 lunghissimo e tranquillo
 il corso reggerò.
 AMORE
                                Per me d'eroi
 il talamo reale
 sarà fecondo.
 TEMPO
                           Io serberò gli esempi
1295degli atavi remoti
 ai più tardi nipoti.
 GLORIA
                                     Io fui di quelli,
 io di questi sarò compagna e duce;
 tutti i lor nomi io vestirò di luce.
 LA GLORIA, AMORE, IL TEMPO A TRE
 
    Tutti venite, o dei,
1300il nodo a celebrar,
 i dolci ad affrettar
 bramati istanti.
 
 CORO
 
    Ecco, felici amanti,
 ecco Imeneo già scende;
1305già la sua face accende,
 spiega il purpureo vel.
 
 TUTTI
 
    Ecco a recar sen viene
 le amabili catene,
 a voi per man de' numi
1310già fabbricate in ciel.
 
 IL FINE