Achille in Sciro, Torino, Reale, 1757

 LA GLORIA
 E quale a me vi guida,
1240rivali dei, nuova cagione? Amore
 che a sedurmi i seguaci
 sempre pensò, l'invido Tempo inteso
 ad oscurarmi ognor come in un punto
 cambia costume e l'uno e l'altro amico
1245orma in volto non ha dell'odio antico?
 IL TEMPO
 Non v'è più sdegno in cielo.
 AMORE
                                                     a' numi ancora
 questa lucida aurora
 messaggiera è di pace. Oggi dell'Istro
 su la sponda real l'anime auguste
1250di Teresa e Francesco
 stringe nodo immortale. Opra è d'Amore
 la fiamma lor; ma di sì bella fiamma
 deggio i principi a te. Bastar potea
 quella sola a destarla, onde son cinte,
1255maestosa beltà; ma trarla io volli
 da fonti più sublimi. Agli alti sposi
 le scambievoli esposi
 proprie glorie ed avite, e le comuni
 vive brame d'onor. L'anime grandi
1260si ammiraro a vicenda; e sé ciascuna
 nell'altra ravvisò. Le rese amanti
 tal somiglianza; indi in entrambe Amore
 fu cagione ed effetto, in quella guisa
 che il moto, ond'arde e splende,
1265face a face congiunta acquista e rende.
 Ah mentre il fuoco mio,
 se alimento ha da te, tanto prevale,
 tuo seguace son io, non tuo rivale.
 IL TEMPO
 Né me, dea degli eroi,
1270tuo nemico chiamar. Come oscurarti
 dopo un tale imeneo? Su' grandi esempi
 e di Carlo e d'Elisa i regi sposi
 formar sé stessi. Or che gli accoppia il cielo,
 propagheran ne' figli
1275le cesaree virtù. Qual ombra opporre
 a tanto lume? Ah non lo bramo. Altero
 son d'esser vinto. a' secoli venturi
 dian nome i grandi eredi; io della loro
 inestinguibil lode
1280farò tesoro e ne sarò custode.
 LA GLORIA
 Giunse dunque una volta il dì felice
 di cui tanto nel cielo
 si ragionò, che le speranze accoglie
 di tanti regni e che precorso arriva
1285da tanti voti? Oh lieto dì! Corriamo,
 amici dei, della festiva reggia
 ad accrescer la pompa. Unir conviene
 a pro de' chiari sposi
 tutte le nostre cure.
 AMORE
                                      Al nobil fuoco,
1290che in lor destai, somministrar vogl'io
 sempre nuovo alimento.
 IL TEMPO
                                               Io de' lor anni
 lunghissimo e tranquillo
 il corso reggerò.
 AMORE
                                Per me d'eroi
 il talamo reale
1295sarà fecondo.
 IL TEMPO
                           Io serberò gli esempi
 degli atavi remoti
 ai più tardi nipoti.
 LA GLORIA
                                     Io fui di quelli,
 io di questi sarò compagna e duce;
 tutti i lor nomi io vestirò di luce.
 LA GLORIA, AMORE, IL TEMPO A TRE
 
1300   Tutti venite, o dei,
 il nodo a celebrar,
 i dolci ad affrettar
 bramati istanti.
 
 CORO
 
    Ecco, felici amanti,
1305ecco Imeneo già scende;
 già la sua face accende;
 spiega il purpureo vel.
 
 TUTTI
 
    Ecco a recar sen viene
 le amabili catene,
1310a voi per man de' numi
 già fabbricate in ciel.
 
 IL FINE