Ciro riconosciuto, Vienna, s. n., 1736

 SCENA VIII
 
 CIRO e poi MANDANE
 
 CIRO
 Oh madre mia, se immaginar potessi
 che il tuo figlio son io!
 MANDANE
                                           Mio caro figlio!
 Mio Ciro, mio conforto!
 CIRO
                                              Io? Come! (Oh stelle!
 Già mi conosce!)
 MANDANE
                                  Alle materne braccia
730torna, torna una volta... Ah perché schivi
 gli amplessi miei?
 CIRO
                                     Temo... Potresti... (Oh numi!
 Non so che dir).
 MANDANE
                                Non dubbitar, son io
 la madre tua; non te lo dice il core?
 Vieni...
 CIRO
                 Sentimi pria. (Numi consiglio.
735Parlar deggio o tacer?)
 MANDANE
                                            M'evita il figlio!
 CIRO
 (Perché tacer? Già mi conosce). È tempo...
 Poiché tant'oltre... (Ah no. Dal giuramento
 sciolto ancor non son io. Dee Mitridate
 consentir ch'io mi spieghi).
 MANDANE
                                                     E ben, t'ascolto,
740che dir mi vuoi?
 CIRO
                                 (Sarò crudel tacendo;
 ma spergiuro e imprudente
 favellando sarei).
 MANDANE
                                   Né m'ode!
 CIRO
                                                         (Alfine
 col tacer differisco
 solamente un piacer; ma forse il frutto
745dell'altrui cure e de' perigli immensi
 arrischio col parlar).
 MANDANE
                                        Che fai, che pensi?
 Che ragioni fra te? Que' passi incerti,
 quelle nel proferir voci interrotte
 che voglion dir? Che la tua madre io sono
750sai finora o non sai? Se già t'è noto,
 perché t'infingi? E se t'è ignoto ancora
 perché freddo così? Parla.
 CIRO
                                                  (Che pena!
 Sento il sangue in tumulto in ogni vena).
 MANDANE
 Trovar dopo tre lustri
755una madre...
 CIRO
                           (E qual madre!)
 MANDANE
 E accoglierla in tal guisa!
 E fuggir le sue braccia!
 CIRO
 (Ah Mitridate, e come vuoi ch'io taccia).
 MANDANE
 Questi son dunque i teneri trasporti,
760le lagrime amorose, i cari amplessi
 e le fraposte a' baci
 affollate domande? Ah madre... Ah figlio...
 Udisti i casi miei? Narrami i tui...
 Quanto errai... Quanto piansi... Io dissi... Io fui...
765No; questo è troppo, o il figlio mio non sei,
 o per nuova sventura
 tutti gli ordini suoi cambiò natura.
 CIRO
 (Si voli a Mitridate; egli alla madre
 di spiegarmi permetta).
 MANDANE
770Né vuoi parlar?
 CIRO
                                Sì; pochi istanti aspetta;
 a momenti ritorno. (S’incamina frettoloso)
 MANDANE
                                       Ah prima... Ah senti,
 di', sei Ciro o non sei?
 CIRO
                                           Torno a momenti.
 
    Parlerò; non è permesso
 che finor mi spieghi a pieno.
775Tornerò; sospendi almeno
 finché torno il tuo dolor.
 
    Se trovarmi ancor non sai
 tutto in volto il core espresso,
 tutto or or mi troverai
780su le labbra espresso il cor. (Parte)