Siroe re di Persia, Venezia, Rossetti, 1726

 SCENA IX
 
 ARASSE
 
 ARASSE
 Non tradirò per lei
345l'amicizia, il dover. Chi sa qual sia
 la taciuta cagione ond'è sdegnata.
 Sarà ingiusta o leggiera. È stile usato
 del molle sesso. Oh quanto,
 quanto donne leggiadre
350saria più caro il vostro amore a noi
 se costanza e beltà s'unisse in voi.
 
    L'onda che mormora
 tra sponda e sponda,
 l'aura che tremola
355tra fronda e fronda
 è meno istabile
 del vostro cor.
 
    Pur l'alme semplici
 de' folli amanti
360sol per voi spargono
 sospiri e pianti
 e da voi sperano
 fede in amor. (Parte)