Il Ciro riconosciuto, Venezia, Bettinelli, 1737

 SCENA PRIMA
 
 Montuosa.
 
 MANDANE e MITRIDATE
 
 MANDANE
 Lo veggo Mitridate; un vivo esempio
 tu sei di fedeltà. Non istancarti
 l'istoria a raccontarmi. A pro di Ciro
 io so già quanto oprasti
990e Cambise lo sa. Pensiamo entrambi
 le tue cure a premiar. (Perfido!) È vero
 che del merito tuo sempre minore
 la mercede sarà; pur quel che feci
 sembrerà, lo vedrai,
995poco a Mandane, a Mitridate assai.
 MITRIDATE
 Questo tanto parlarmi
 di premio e di mercé troppo m'offende.
 Che? Mandane mi crede
 mercenario così? S'inganna. Io fui
1000già premiato abbastanza
 compiendo il dover mio. Le rozze spoglie
 non trasformano un'alma. In me, lo sai,
 l'esser pastore è scelta,
 non è sventura. Io volontario elessi
1005questa semplice vita, e forse appunto
 per serbarmi qual sono, e qual mi credi
 per mai non divenir.
 MANDANE
                                         (Numi! A qual segno
 può simular l'indegno!)
 MITRIDATE
                                              Un tal pensiero
 tanto oltraggio mi fa...
 MANDANE
                                           Perdona; è vero.
1010Il desio d'esser grata
 mi trasportò. Dovea pensar che il solo
 premio dell'alme grandi
 son l'opre lor. Chi giunse,
 e tu ben vi giungesti, al grado estremo
1015d'un'eroica virtù tutto ritrova,
 tutto dentro di sé. Pieno si sente
 d'un sincero piacer, d'una sicura
 tranquillità che rappresenta in parte
 lo stato degli dei. Di'? Tu lo pruovi?
1020Non è così?
 MITRIDATE
                        Sì; né di questa invece
 torrei di mille imperi...
 MANDANE
                                             Anima vile!
 Traditor! Scellerato!
 MITRIDATE
                                        Io principessa!
 Io!
 MANDANE
         Sì. Credevi o stolto
 le tue frodi occultar? Speravi iniquo
1025che invece del mio figlio il tuo dovessi
 stringermi al sen? No perfido, io non sono
 tanto in odio agli dei. Ciro ho perduto;
 ma so perché; so chi l'uccise; e voglio
 e posso vendicarmi.
 MITRIDATE
                                       In quale inganno?
1030In qual misero error?...
 MANDANE
                                             Taci; m'ascolta;
 e comincia a tremar. Sappi che in questo
 momento in cui ti parlo
 sta spirando il tuo figlio.
 MITRIDATE
                                               Ah come?
 MANDANE
                                                                    Ed io,
 sentimi traditor, io fui che l'empio
1035a trovar chi l'uccida
 ingannato mandai.
 MITRIDATE
                                      Tu stessa!
 MANDANE
                                                           Aita
 vedi se può sperar; solingo è il loco,
 chi l'attende è Cambise.
 MITRIDATE
                                               Ah che facesti
 sconsigliata Mandane! Ah corri, ah dimmi
1040qual luogo almeno...
 MANDANE
                                       Oh questo no; potresti
 forse giungere in tempo. Il loco ancora
 saprai ma non sì presto.
 MITRIDATE
                                               Ah principessa
 pietà di te. Quel che tu credi Alceo
 è il tuo Ciro, è il tuo figlio.
 MANDANE
                                                  Eh questa volta
1045non sperar ch'io ti creda.
 MITRIDATE
                                                Il suol m'inghiotta,
 un fulmine m'opprima
 se mentii, se mentisco.
 MANDANE
                                             Empia favella,
 familiare a' malvagi.
 MITRIDATE
                                         Odimi; io voglio
 qui fra' lacci restar; tu corri intanto
1050la tragedia a impedir. Se poi t'inganno,
 torna allora a punirmi,
 squarciami allora il sen.
 MANDANE
                                              Scaltra è l'offerta
 ma non ti giova. In quest'angustia il colpo
 ti basta differir. Sai ch'io non posso
1055d'alcun fidarmi; e ti prometti intanto
 il soccorso del re.
 MITRIDATE
                                  Che far degg'io
 santi numi del ciel? Povero prence!
 Infelici mie cure! Io mi protesto
 di bel nuovo, o Mandane; il finto Alceo
1060è Ciro, è il figlio tuo. Salvalo, corri,
 credimi per pietà. Se non mi credi
 diventi o principessa
 l'orror, l'odio del mondo e di te stessa.
 MANDANE
 Fremi pure a tua voglia,
1065non m'inganni però.
 MITRIDATE
                                        Ma questo, oh dio,
 questo canuto crine
 merta sì poca fé? Vaglion sì poco
 le lagrime ch'io spargo?
 MANDANE
                                              In quelle appunto
 conosco il padre. In tale stato anch'io,
1070barbaro, son per te. Provalo; impara
 che sia perdere un figlio.
 MITRIDATE
                                                (Oh nostra folle
 misera umanità! Come trionfa
 delle miserie sue!) Parla Mandane;
 Ciro dov'è? Vorrai parlar ma quando
1075tardi sarà.
 MANDANE
                      Va' traditor; ch'io dica
 di più non aspettar.
 MITRIDATE
                                       Sogno! Son desto!
 Dove corro? Che fo? Che giorno è questo?
 
    Dimmi crudel dov'è;
 ah non tacer così.
1080Barbaro ciel perché
 insino a questo dì
 serbarmi in vita.
 
    Corrasi... E dove? Oh dei
 chi guida i passi miei?
1085Chi almen, chi per mercé
 la via m'addita? (Parte)