Siroe re di Persia, Venezia, Rossetti, 1726

 SCENA XIV
 
 COSROE, EMIRA, MEDARSE e LAODICE
 
 COSROE
525Olà s'osservi il prence.
 EMIRA
                                            A la tua cura
 io veglierò.
 MEDARSE
                        Quand'hai tant'alme fide
 paventi un traditor?
 LAODICE
                                        Troppo t'affanni.
 COSROE
 Chi sa qual sia fedele e qual m'inganni.
 EMIRA
 E puoi temer di me?
 COSROE
                                         No caro Idaspe.
530Anzi tutta confido
 al tuo bel cor la sicureza mia.
 Scuopri l'indegna trama
 ed in Cosroe difendi un re che t'ama.
 EMIRA
 Ad anima più fida
535commetter non potevi il tuo riposo,
 del mio dover geloso il sangue stesso
 io verserò signor, quando non basti
 tutta l'opra e 'l consiglio.
 COSROE
 Trovo un amico allor che perdo un figlio.
 
540   Al torrente che ruina
 dalla gelida pendice
 sia riparo a un infelice
 la tua bella fedeltà.
 
    Il periglio s'avvicina,
545a fuggirlo è incerto il piede,
 se gli manca la tua fede
 altra scorta un re non ha. (Parte)