Siroe re di Persia, Venezia, Rossetti, 1726

 SCENA XVII
 
 MEDARSE
 
 MEDARSE
 Gran cose io tento e l'intrapreso inganno
 mostra il premio vicino. In mezzo a tanti
 perigliosi tumulti io non pavento.
 Non si commetta al mar chi teme il vento.
 
605   Fra l'orror de la tempesta
 che alle stelle il volto imbruna
 qualche raggio di fortuna
 già comincia a scintillar.
 
    Doppo sorte sì funesta
610sarà placida quest'alma.
 E godrà tornata in calma
 i perigli a rammentar.
 
 Il fine dell’atto primo