Ciro riconosciuto, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA PRIMA
 
 Montuosa.
 
 MANDANE e MITRIDATE
 
 MANDANE
985Lo veggo, Mitridate; un vivo esempio
 tu sei di fedeltà. Non istancarti
 l'istoria a raccontarmi. A pro di Ciro
 io so già quanto oprasti;
 e Cambise lo sa. Pensiamo entrambi
990le tue cure a premiar. (Perfido!) È vero
 che del merito tuo sempre minore
 la mercede sarà; pur quel che feci
 sembrerà, lo vedrai,
 poco a Mandane, a Mitridate assai.
 MITRIDATE
995Questo tanto parlarmi
 di premio e di mercé troppo m'offende.
 Che? Mandane mi crede
 mercenario così? S'inganna. Io fui
 già premiato abbastanza
1000compiendo il dover mio. Le rozze spoglie
 non trasformano un'alma. In me, lo sai,
 l'esser pastore è scelta,
 non è sventura. Io volontario elessi
 questa semplice vita, e forse appunto
1005per serbarmi qual sono, e qual mi credi
 per mai non divenir.
 MANDANE
                                         (Numi! A qual segno
 può simular l'indegno!)
 MITRIDATE
                                              Un tal pensiero
 tanto oltraggio mi fa...
 MANDANE
                                           Perdona; è vero.
 Il desio d'esser grata
1010mi trasportò. Dovea pensar che il solo
 premio dell'alme grandi
 son l'opre lor. Chi giunse,
 e tu ben vi giungesti, al grado estremo
 d'una eroica virtù tutto ritrova,
1015tutto dentro di sé. Pieno si sente
 d'un sincero piacer, d'una sicura
 tranquillità che rappresenta in parte
 lo stato degli dei. Di'? Tu lo provi?
 Non è così?
 MITRIDATE
                        Sì; né di questa invece
1020torrei di mille imperi...
 MANDANE
                                             Anima vile!
 Traditor! Scellerato!
 MITRIDATE
                                        Io principessa!
 Io!
 MANDANE
         Sì. Credevi, o stolto,
 le tue frodi occultar? Speravi, iniquo,
 che invece del mio figlio il tuo dovessi
1025stringermi al sen? No perfido, io non sono
 tanto in odio agli dei. Ciro ho perduto;
 ma so perché; so chi l'uccise; e voglio
 e posso vendicarmi.
 MITRIDATE
                                       In quale inganno?
 In qual misero error?...
 MANDANE
                                             Taci; m'ascolta;
1030e comincia a tremar. Sappi che in questo
 momento in cui ti parlo
 sta spirando il tuo figlio.
 MITRIDATE
                                               Ah come?
 MANDANE
                                                                    Ed io,
 sentimi, traditore, io fui che l'empio
 a trovar chi l'uccida
1035ingannato mandai.
 MITRIDATE
                                      Tu stessa!
 MANDANE
                                                           Aita
 vedi se può sperar; solingo è il loco,
 chi l'attende è Cambise.
 MITRIDATE
                                               Ah che facesti,
 sconsigliata Mandane! Ah corri, ah dimmi
 qual luogo almeno...
 MANDANE
                                       Oh questo no; potresti
1040forse giungere in tempo. Il loco ancora
 saprai ma non sì presto.
 MITRIDATE
                                               Ah principessa,
 pietà di te. Quel che tu credi Alceo
 è il tuo Ciro, è il tuo figlio.
 MANDANE
                                                  Eh questa volta
 non sperar ch'io ti creda.
 MITRIDATE
                                                Il suol m'inghiotta,
1045un fulmine m'opprima,
 se mentii, se mentisco.
 MANDANE
                                             Empia favella,
 familiare a' malvagi.
 MITRIDATE
                                         Odimi; io voglio
 qui fra' lacci restar; tu corri intanto
 la tragedia a impedir. Se poi t'inganno,
1050torna allora a punirmi,
 squarciami allora il sen.
 MANDANE
                                              Scaltra è l'offerta
 ma non ti giova. In quest'angustia il colpo
 ti basta differir. Sai ch'io non posso
 d'alcun fidarmi; e ti prometti intanto
1055il soccorso del re.
 MITRIDATE
                                  Che far degg'io,
 santi numi del ciel? Povero prence!
 Infelici mie cure! Io mi protesto
 di bel nuovo, o Mandane; il finto Alceo
 è Ciro, è il figlio tuo. Salvalo, corri,
1060credimi per pietà. Se non mi credi,
 diventi, o principessa,
 l'orror, l'odio del mondo e di te stessa.
 MANDANE
 Fremi pure a tua voglia,
 non m'inganni però.
 MITRIDATE
                                        Ma questo, oh dio!
1065questo canuto crine
 merta sì poca fé? Vaglion sì poco
 le lagrime ch'io spargo?
 MANDANE
                                              In quelle appunto
 conosco il padre. In tale stato anch'io,
 barbaro, son per te. Provalo; impara
1070che sia perdere un figlio.
 MITRIDATE
                                                (Oh nostra folle
 misera umanità! Come trionfa
 delle miserie sue!) Parla, Mandane;
 Ciro dov'è? Vorrai parlar ma quando
 tardi sarà.
 MANDANE
                      Va', traditor; ch'io dica
1075di più non aspettar.
 MITRIDATE
                                       Sogno! Son desto!
 Dove corro? Che fo? Che giorno è questo?
 
    Dimmi, crudel, dov'è;
 ah non tacer così.
 Barbaro ciel, perché
1080insino a questo dì
 serbarmi in vita?
 
    Corrasi... E dove? Oh dei!
 Chi guida i passi miei?
 Chi almen, chi per mercé
1085la via m'addita? (Parte)