Siroe re di Persia, Venezia, Rossetti, 1726

 SCENA II
 
 SIROE, poi EMIRA sotto nome d’Idaspe
 
 SIROE
 Come quel di Laodice
 potessi almen lo sdegno
 placar dell'idol mio.
 EMIRA
                                       Fermati indegno.
 SIROE
670Ancor non sei contenta?
 EMIRA
 Ancor pago non sei?
 SIROE
                                        Forse ritorni
 ad insultar un misero inocente?
 EMIRA
 Vai forse al genitor
 a palesar quel che taceva il foglio?
 SIROE
675Quel foglio in che t'offese? Io son creduto
 reo del delitto e mel sopporto e taccio.
 EMIRA
 Ed io, crudel, che faccio
 qualor t'insulto? Assicurar procuro
 Cosroe della mia fé, più per tuo scampo
680che per la mia vendetta.
 SIROE
                                               Ah dunque o cara
 fa' più per me. Perdona al padre o almeno
 se brami una vendetta apri il mio seno.
 EMIRA
 Io confonder non so Cosroe col figlio.
 Odio quello, amo te, vendico estinto
685il proprio genitore.
 SIROE
                                      E il mio, che vive,
 per legge di natura anch'io difendo.
 Sempre della vendetta
 più giusta è la difesa.
 EMIRA
 La generosa impresa
690dunque tu siegui, io seguirò la mia.
 Ma sai però qual sia
 il debito d'entrambi? A noi che siamo
 figli di due nemici
 è delitto l'amor, dobbiamo odiarci.
695Tu devi il mio disegno
 scoprir a Cosroe, io prevenir l'accusa.
 Tu scorgere in Emira il più crudele
 implacabil nemico, in Siroe io deggio
 abborrir d'un tiranno il figlio indegno.
700Cominci in questo punto il nostro sdegno. (In atto di partire)
 SIROE
 Mio ben t'arresta.
 EMIRA
                                    Ardisci
 di chiamarmi tuo bene? Unir pretendi
 il fido amante ed il crudel nemico
 e ti mostri a un istante
705debol nemico ed infedele amante.
 SIROE
 A torto l'amor mio...
 EMIRA
                                        Taci, l'amore
 è ne l'odio sepolto.
 Parlami di furore,
 parlami di vendetta ed io t'ascolto.
 SIROE
710Dunque così degg'io?...
 EMIRA
 Sì, scordarti d'Emira.
 SIROE
                                          Emira addio.
 Mi vuoi reo, mi vuoi morto,
 t'appagherò. Del tradimento al padre
 vado a scoprirmi autor; la tua fierezza
715così sarà contenta. (In atto di partire)
 EMIRA
 Sentimi, non partir.
 SIROE
                                        Che vuoi ch'io senta,
 lasciami alla mia sorte.
 EMIRA
                                             Odi, non giova
 né a me né a Cosroe il farti reo.
 SIROE
                                                           Ma basta
 per morir innocente. Ascolta, alfine
720son più figlio che amante, a me non lice
 e vivere e tacer. Tutto palese
 al genitor farò, quando non posso
 toglierlo in altra guisa al tuo furore.
 EMIRA
 Va' pur, va' traditore,
725accusami o t'accusa, a tuo dispetto
 il contrario io farò, vedrem di noi
 chi troverà più fede. (Vuol partire)
 SIROE
 Il mio sangue si chiede,
 barbara il verserò. L'animo acerbo
730pasci nel mio morir. (Cava la spada)