Ciro riconosciuto, Parigi, Hérissant, 1780

 SCENA II
 
 MITRIDATE, poi ASTIAGE
 
 MITRIDATE
 Oh de' providi numi
 infinito saper, per qual di Ciro
 mirabile cammin guidi la sorte!
 Lo manda Astiage a morte;
575la mia pietà lo serba; e a me, perch'io
 non possa esser convinto,
 nasce opportuno al cambio un figlio estinto.
 Si sa che Ciro è in vita;
 il re lo cerca; e, affinch'ei sia deluso,
580ecco, né si sa come,
 usurpa un impostor di Ciro il nome.
 Vien lusingato il falso erede; e il vero
 nol conosce e l'uccide; e il colpo appunto
 in tal tempo succede
585che il tiranno lo crede
 esecuzion d'un suo comando. E pure
 trovasi ancor chi, per sottrarsi a' numi,
 forma un nume del caso; e vuol che il mondo
 da una mente immortal retto non sia.
590Cecità temeraria! Empia follia!
 ASTIAGE
 Mitridate.
 MITRIDATE
                      Signor, fosti ubbidito;
 Ciro non vive più.
 ASTIAGE
                                    Lo so. Ti deggio,
 amico, il mio riposo. E qual poss'io
 render degna mercede a' merti tui?
595Vieni, vieni al mio seno. (Odio costui).
 MITRIDATE
 Altro premio io non vuo'...
 ASTIAGE
                                                  Non trattenerti,
 Mitridate, con me; potrebbe alcuno
 dubitar del segreto.
 MITRIDATE
                                       Il figlio Alceo...
 ASTIAGE
 So che vuoi dirmi; è prigioniero. Io penso
600a salvarlo, a premiarti.
 Tutto farò per voi; fidati e parti.
 MITRIDATE
 Vado, mio re.
 ASTIAGE
                            (Più non tornasse almeno).
 MITRIDATE
 (Qual tempesta i tiranni han sempre in seno!) (Parte)