Il Temistocle, Vienna, van Ghelen, 1736

 SCENA IX
 
 SERSE, SEBASTE, TEMISTOCLE e NEOCLE
 
 SERSE
 Temistocle fra' Persi
350credon, Sebaste, i Greci. Ah cerca e spia
 se fosse vero. Il tuo signor consola.
 Questa vittima sola
 l'odio che il cor mi strugge
 calmar potrebbe.
 NEOCLE
                                  (E il genitor non fugge!)
 TEMISTOCLE
355(Ecco il punto, all'impresa). (Si fa strada fra le guardie)
 NEOCLE
                                                      (Ah padre! Ah senti).
 TEMISTOCLE
 Potentissimo re. (Innanzi al trono)
 SEBASTE
                                  Che ardir! Quel folle (Alle guardie)
 dal trono s'allontani.
 TEMISTOCLE
 Non oltraggiano i numi i voti umani.
 SEBASTE
 Parti.
 SERSE
              No no, s'ascolti.
360Parla stranier, che vuoi?
 TEMISTOCLE
                                               Contro la sorte
 cerco un asilo e non lo spero altrove,
 difendermi non può che Serse o Giove.
 SERSE
 Chi sei?
 TEMISTOCLE
                   Nacqui in Atene.
 SERSE
                                                    E greco ardisci
 di presentarti a me?
 TEMISTOCLE
                                        Sì. Questo nome
365qui è colpa, il so; ma questa colpa è vinta
 da un gran merito in me. Serse tu vai
 Temistocle cercando; io tel recai.
 SERSE
 Temistocle! Ed è vero?
 TEMISTOCLE
                                            a' regi innanzi
 non si mentisce.
 SERSE
                                 Un merito sì grande
370premio non v'è che ricompensi. Ah dove
 quest'oggetto dov'è dell'odio mio?
 TEMISTOCLE
 Già sugli occhi ti sta.
 SERSE
                                         Qual è?
 TEMISTOCLE
                                                          Son io.
 SERSE
 Tu!
 TEMISTOCLE
          Sì.
 NEOCLE
                  (Dove m'ascondo?) (Parte)
 SERSE
                                                       E così poco
 temi dunque i miei sdegni?
375Dunque...
 TEMISTOCLE
                      Ascolta e risolvi. Eccoti innanzi
 de' giuochi della sorte
 un esempio, o signor. Quello son io,
 quel Temistocle istesso
 che scosse già questo tuo soglio; ed ora
380a te ricorre, il tuo soccorso implora.
 Ti conosce potente,
 non t'ignora sdegnato e pur la speme
 d'averti difensore a te lo guida;
 tanto, o signor, di tua virtù si fida.
385Sono in tua man; puoi conservarmi e puoi
 vendicarti di me. Se il cor t'accende
 fiamma di bella gloria, io t'apro un campo
 degno di tua virtù; vinci te stesso,
 stendi la destra al tuo nemico oppresso.
390Se l'odio ti consiglia,
 l'odio sospendi un breve istante; e pensa
 che vana è la ruina
 d'un nemico impotente, util l'acquisto
 d'un amico fedel. Che re tu sei,
395ch'esule io son. Che fido in te, che vengo
 vittima volontaria a questi lidi.
 Pensaci e poi del mio destin decidi.
 SERSE
 (Giusti dei! Chi mai vide
 anima più sicura!
400Qual nuova specie è questa
 di virtù, di coraggio! A Serse in faccia
 solo, inerme, nemico
 venir! Fidarsi... Ah questo è troppo). Ah dimmi
 Temistocle che vuoi? Con l'odio mio
405cimentar la mia gloria? Ah questa volta
 non vincerai. Vieni al mio sen; m'avrai (Scende)
 qual mi sperasti. In tuo soccorso aperti
 saranno i miei tesori; in tua difesa
 s'armeranno i miei regni; e quindi appresso
410fia Temistocle e Serse un nome istesso.
 TEMISTOCLE
 Ah signor fin ad ora
 un eccesso parea la mia speranza
 e pur di tanto il tuo gran cor l'avanza.
 Che posso offrirti? I miei sudori? Il sangue?
415La vita mia? Del beneficio illustre
 sempre saran minori
 la mia vita, il mio sangue, i miei sudori.
 SERSE
 Sia Temistocle amico
 la mia sola mercé. Le nostre gare
420non finiscan però. De' torti antichi
 se ben l'odio mi spoglio
 guerra con te più generosa io voglio.
 
    Contrasto assai più degno
 comincerà se vuoi
425or che la gloria in noi
 l'odio in amor cambiò.
 
    Scordati tu lo sdegno;
 io le vendette obblio;
 tu mio sostegno ed io
430tuo difensor sarò. (Parte)