Temistocle, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA XI
 
 ASPASIA e poi ROSSANE
 
 ASPASIA
 Dov'è mai? Chi m'addita,
 misera! il genitor? Nol veggo e pure
445qui si scoperse al re. Neocle mel disse,
 non poteva ingannarsi. Ah principessa,
 pietà, soccorso. Il padre mio difendi
 dagli sdegni di Serse.
 ROSSANE
                                          Il padre!
 ASPASIA
                                                             Oh dio!
 Io son dell'infelice
450Temistocle la figlia.
 ROSSANE
 Tu! Come?
 ASPASIA
                        Or più non giova
 nasconder la mia sorte.
 ROSSANE
 (Aimè! La mia rival si fa più forte).
 ASPASIA
 Deh generosa implora
455grazia per lui.
 ROSSANE
                             Grazia per lui! Tu dunque
 tutto non sai.
 ASPASIA
                           So che all'irato Serse
 il padre si scoperse; il mio germano,
 che impedir nol poté, fuggì, mi vide;
 e il racconto funesto
460ascoltai dal suo labbro.
 ROSSANE
                                            Or odi il resto.
 Sappi...